lunedì 30 marzo 2015

CLODIENSE - B. PADOVA -3
CONTINUANO LE POLEMICHE PER LA PARTITA DI GIOVEDI'


Cresce l’attesa  per la sfida di giovedì al “Ballarin” di Chioggia ma  anche la preoccupazione  del comunicato fatto dalla tribuna Fattori, sede del tifo caldo padovano, attraverso la propria pagina facebook che, in possesso o meno del biglietto, i tifosi biancoscudati si muoveranno in massa verso Chioggia, come del resto hanno sempre fatto nel corso di questa stagione. 

Chiaro che i 480 biglietti disponibili per i supporter padovani non saranno sufficienti a soddisfare le richieste che arriveranno nella sede del club. E allora, visto che le autorità cittadine chioggiotte, nonostante le promesse, non sono riuscite in otto mesi (i calendari si conoscevano da agosto) a trovare una soluzione al problema, si spera almeno nel buon senso della gente. 
FRANCO CERILLI
Insomma una situazione paradossale che ha trasformato in un problema quella che poteva essere una giornata di sport e di festa come dice Franco Cerilli, chioggiotto doc ma anche ex Padova. «È una vergogna», dice il “Cero” che giovedì tra l’altro farà il commento tecnico nella diretta di Telenuovo, «che una città come Chioggia non sia riuscita a rendere più capiente lo stadio, nonostante da tempo si conoscesse la situazione. Non capire quale sostegno una partita come questa avrebbe potuto avere sulla Clodiense stessa ma anche sull’indotto è un errore gravissimo. Purtroppo però, come sempre, a Chioggia lo sport non viene mai preso in considerazione e queste sono le conseguenze. Mi auguro che chi non riuscirà a vedere la partita possa ammirare quanto di buono offre la nostra città che, economicamente parlando, deve essere sempre grata a chi arriva da Padova o da Vicenza».
Non poteva non mancare un po' di pepe con il comunicato apparso oggi dagli ex Ultras  Union C.S. che snobbano l'incontro per dedicarsi ad altro ( anche l'ironia fa parte del gioco ), a rimarcare che a loro la partita non interessa ( forse a smentire la voce che girava in città di una loro presenza anche se neutrale). Di seguito riportiamo il comunicato apparso sul sito FBC Union Clodia Sottomarina:


"Da giorni in città si percepisce una forte agitazione per il fatto che una squadra blasonata come il Padova, verrà a giocare a Chioggia contro una squadra la cui matricola è nata a Fossò. Si fa fatica a capire cosa dovrebbe importare a un tifoso granata dell'Union C.S. della partita in questione. Come se a un tifoso del Hellas Verona dovesse importare qualcosa del Taranto che gioca in campo neutro a Verona contro il Vicenza.
Sarà una giornata normalissima, come da diversi anni a questa parte, una giornata da passare in divano, al lavoro, a farsi una passeggiata o a negozi con la propria dolce metà".
O.C.

PREVENDITA
CLODIENSE- BIANCOSCUDATI PADOVA

 
PADOVA 
In poco più di un’ora i 480 tagliandi messi a disposizione dei tifosi biancoscudati per il match di giovedì alle 17 a Chioggia contro la Clodiense. La prevendita, iniziata alle 15.30 di questo pomeriggio, è durata solo un'ora, giusto il tempo di esaurire la coda che si era formata alla biglietteria Sud dello stadio Euganeo. I tifosi che si erano messi pazientemente ad aspettare l’apertura dei bigonci già dal primo pomeriggio sono stati tutti accontentati. Rimandati a casa solo alcuni supporters che si erano presentati in ritardo. Ogni persona poteva acquistare un massimo di cinque tagliandi. La prevendita è andata oltre le più rosee aspettative: il giorno lavorativo quindi non ha fermato la passione dei tifosi  padovani che anche al “Ballarin” si presenteranno in massa.



CHIOGGIA
Cresce l’attesa per la sfida di giovedì al “Ballarin” di Chioggia tra la Clodiense e il Padova. 
Nelle prevendite dei giorni scorsi  una quarantina di tifosi chioggiotti hanno esercitato il diritto di prelazione (valido per chi aveva assistito alla gara con il Belluno) e quindi acquistato i primi tagliandi della tribuna centrale, da domani, presso la biglietteria dello stadio, dalle 16.30 alle 18.30, verranno messo in vendita gli altri 300 biglietti rimasti ed acquistabili.  Giovedi' 2 aprile verrà chiuso al traffico il tratto che va dal parcheggio Actv al ponte dei Cavanis, il parcheggio SSt sarà gratuito, mentre per il parcheggio del cimitero e quello dei canevini dalle 12.00 alle 19.30 sarà sospeso il disco orario,  per agevolare i tifosi che si recheranno all'incontro.
UNIONE TRIESTINA-CLODIENSE CALCIO 1-2
 CLODIENSE CORSARA ESPUGNA IL NEREO ROCCO AL 89'


SANTI (C) 35' pt, BEDIN (T) 29' st,  MASTROIANNI (C)89' st.

UNIONE TRIESTINA: Di Piero, Crosato, Celli, Arvia, Piscopo, Fiore, Proia, Bedin, Milicevic, Manzo, Rocco.
A disposizione: Zucca, Ventura, Antonelli, Giannetti, Spadari, Thiam, Gusella, Aquilani, Giordano. 
Allenatore: Ferazzoli. 

CLODIENSE : Tiozzo Caenazzo, Moretto, Tiozzo Fasiolo, Boscolo Davide Berto, Carlucci, Casagrande, Piaggio, Boscolo Davide, Santi, Pelizzer, Siega.
A disposizione: Okroglic, Boscolo Gnolo, Chiozzotto, Boscolo Matteo, Cigna, Ruocco, Olivieri, Mastroianni, Isotti. 
Allenatori: Pagan. 

ARBITRO: Vitantonio Lillo di Brindisi.
Assistenti: Rodolfo Zambelli di Finale Emilia e Davide B
aldelli di Reggio Emilia.

L’Unione sfida la quinta forza del campionato, la Clodiense di mister Pagan, più che mai in corsa per un posto nei play-off, schierandosi con il dinamico 4-3-3 caro a Ferazzoli. Piscopo e Fiore sono i centrali difensivi davanti a Di Piero mentre sulle fasce corrono Crosato e Celli. Il centrocampo che tanto bene si era espresso a Montebelluna è confermato in tutti i suoi interpreti: Proia, Arvia e Bedin. Milicevic riprende posto nell’attacco alabardato al fianco di Rocco e Manzo. Nei primi minuti i granata si avvicinano alla porta di Di Piero con due tentativi dalla lunga distanza di Carlucci e Santi senza grandi pretese. Dopo un inizio morbido l’Unione comincia a carburare. Al 16’ Piscopo sfrutta il tagliato traversone di Manzo, ma la deviazione del capitano rossoalabardato finisce sopra la traversa. Al 24’ l’Unione sfiora il vantaggio con tre tocchi: punizione appoggiata da Proia a Manzo, che pesca l’inserimento in area di Piscopo; sponda del capitano verso l’accorrente Rocco in ritardo di un soffio all’appuntamento con la deviazione vincente. Cambio campo e Di Piero si mette in mostra con una straordinaria parata in due tempi sul potente destro di Santi.
Al 34’ cala il gelo sul “Rocco”: Santi sfrutta l’assist di Pelizzer e incrocia un rasoterra che passa sotto il corpo di Di Piero e gonfia la rete sotto la Curva Furlan. La Triestina potrebbe pareggiare subito con una conclusione balistica di Milicevic, fermata in due tempi da Tiozzo. Quando la Clodiense attacca fa paura: al 40’ Piaggio serve al centro un pallone che Santi deve solo appoggiare in porta, ma il tocco sporco di Arvia impedisce ai granata di affondare il secondo colpo fatale. L’ultima occasione del primo tempo capita sul destro di Bedin, che devia di prima intenzione sopra la traversa il corner calciato da Manzo. Rocco accende la ripresa fiondandosi su un campanile alzato da Fiore: il bomber giuliano anticipa l’uscita del portiere, ma viene murato dalla retroguardia veneziana al momento della battuta a rete. Ferazzoli vota la Triestina all’attacco inserendo Gusella al posto di Arvia nella casella di sinistra del centrocampo, ma Piscopo e compagni faticano a prendere in mano le redini del match a causa dei troppi errori in fase di impostazione. Il peso offensivo degli alabardati aumenta ulteriormente con l’ingresso di Giordano. In campo, però, si vedono solo tentativi dalla distanza da ambo le parti e le conclusioni di Proia e Siega non preoccupano gli opposti portieri. Al 29’ la Triestina perviene al pareggio sugli sviluppi di un calcio d’angolo: la palla sputata fuori dal mucchio arriva sui piedi di Gusella, fermato da una muraglia umana; sul successivo tentativo il mancino di Bedin ha maggior fortuna sfilando in una selva di gambe prima di infilarsi nell’angolino basso alla sinistra di Tiozzo. La partita diventa palpitante con l’Unione a trazione anteriore spinta dal sostegno del pubblico di casa. Eppure a gioire sono gli ospiti. Di Piero blocca a terra il fendente di Isotti al 40’, ma non può fare nulla sul potente colpo di testa di Mastroianni giunto a sessanta secondi dal novantesimo. La vittoria fa salire i granata al quarto posto scavalcando il Belluno sconfitto sabato dalla Sacilese, ed ora la prossima sfida con il Padova giovedì alle 17.00.
CLASSIFICA - 28° GIORNATA
  Biancoscudati Padova69
 AltoVicentino61
 Sacilese Calcio53
 Clodiense49
 Ital Lenti Belluno48
 Union ArziChiampo45
 Union Pro40
 Ripa La Fenadora37
 Montebelluna37
 Legnago Salus36
 Fontanafredda36
 Tamai34
 Giorgione Calcio30
 Unione Triestina26
 Dro26
 Kras Repen25
 Mori S.Stefano14
 Mezzocorona (-4)12



DELTA PORTO TOLLE ROVIGO - ABANO 3-1

Seconda vittoria consecutiva del Delta che ritrova lo smalto iniziale dopo il ritorno di Tiozzo



MARCATORI: p.t. 9’ Pradolin, 15’ Zanardo; s.t. 13’ Gherardi, 23’ Baldrocco.

DELTA PORTO TOLLE ROVIGO: Bianco; Acka (30’ s.t. Guiducci), Politti, Garbini, Azzolin; Bargiggia, Giorgino, Pradolin; Laurenti (27’ s.t. Pandiani), Gherardi, Baldrocco (40’ s.t. Procida). All. Tiozzo.

ABANO: Rossi; Dall’Ara, Antonioli, Ianneo, Zattarin; Bruinier (19’ s.t. Franceschini), Maistrello, Baccarin (22’ s.t. Barichello), De Cesare; Zanardo, Giusti (38’ s.t. Tagliavini). All. De Mozzi.

ARBITRO: Madonia di Palermo.
NOTE: Spettatori 350 circa. Ammoniti Ianneo, Bargiggia e Giusti. Angoli 4-4.



Ci ha preso gusto il Delta Porto Tolle Rovigo che, dopo la goleada rifilata in settimana al Ribelle, ha messo sotto anche l’Abano, una formazione tutt’altro che facile da addomesticare. La formazione polesana, però, con il ritorno di Luca Tiozzo in panchina sembra aver ritrovato ritmo ed efficacia offensiva. La squadra di casa ha iniziato il match in maniera guardinga lasciando una certa iniziativa all’Abano che, in ogni caso, non si è mai reso pericoloso. Sono bastate poche battute, però, perché il Delta Porto Tolle Rovigo prendesse le misure di un avversario ben messo in campo e molto rapido nello scambio stretto. Al 6’ un tiro dal limite di Gherardi ha impegnato severamente il portiere padovano che si è salvato con una difficile deviazione sul diagonale dell’attaccante rodigino. Pochi minuti dopo, però, Rossi nulla ha potuto sul preciso colpo di testa di Pradolin che ha anticipato tutti sull’ottimo calcio d’angolo battuto da Giorgino regalando il vantaggio alla propria squadra. Sullo slancio la squadra di Tiozzo ha mantenuto l’iniziativa, ma al 15’ si è fatta sorprendere da un rapido contropiede orchestrato da Giusti, con la difesa polesana in ritardo.  L’attaccante padovano ha smarcato in area il compagno di reparto Zanardo (uno dei due ex della partita assieme a Dall’Ara) che ha controllato per poi battere senza problemi l’incolpevole Bianco. 
La reazione della squadra di casa al pareggio dell’Abano non si è fatta attendere e al 18’ una bella punizione da appena fuori aerea di Pradolin si è stampata sulla traversa. Poi la partita ha preso una piega diversa con il gioco dei polesani che non fluiva più in modo scorrevole e l’Abano è stato pronto a farsi notare con ottime ripartenze come è accaduto al 43’ quando un’azione di De Cesare in area del Delta Porto Tolle Rovigo è stata fermata a fatica in angolo. L’occasione migliore per i padovani, però, è arrivata al 47’ quando Giusti, sempre in contropiede, si è presentato da solo davanti a Bianco che ha salvato il risultato con un’ottima respinta dalla corta distanza. Anche in avvio di ripresa è stato ancora l’Abano a rendersi pericoloso con Zanardo che da pochi passi dalla porta rodigina ha alzato malamente sopra la traversa un delizioso cross di Maistrello. 

La squadra di Tiozzo si è resa conto di prendere troppi rischi e ha alzato il baricentro del proprio gioco pressando i padovani nella loro metàcampo. Al 9’ un’azione concitata in area dell’Abano, con tre conclusioni dei polesani respinte in rapida successione, sono state il preludio al nuovo vantaggio del Delta Porto Tolle Rovigo. Un bellissimo passaggio ficcante di Giorgino al 13’ ha liberato in area Baldrocco che sull’uscita del portiere ha rimesso al centro dove, tutto solo, stava capitan Gherardi per il quale è stato un gioco da ragazzi spingere in rete il pallone del 2 a 1. La replica dell’Abano si è esaurita in una conclusione dal limite ben controllata da Bianco, poi è stata la squadra di casa a tenere in mano le redini del match. Al 23’ è arrivato il gol della tranquillità con Baldrocco che dal centro dell’area, in girata aerea, ha insaccato un bel cross di Laurenti. A questo punto la partita ha perso smalto con i rodigini attenti nel controllare la gara evitando i pericoli. Tra qualche errore di troppo, da entrambe le parti, e la girandola delle sostituzioni, di gioco se ne è visto sempre meno, ma non era certo compito del Delta Porto Tolle Rovigo alzare il ritmo della gara considerato che giovedi prossimo si torna ancora in campo per un altro turno infrasettimanale di campionato. Nel finale c’è stato ancora spazio per l’ex Zanardo che ha centrato la traversa su punizione, ma ormai le sorti della partita erano segnate. Il ritorno di Luca Tiozzo sembra aver dato una bella scossa alla squadra che ha risposto in maniera positiva alle sollecitazioni del tecnico raccogliendo due successi consecutivi sbloccando finalmente il digiuno offensivo che aveva caratterizzato il periodo di Benuzzi. Non c’è molto tempo, però, per gustarsi questa bella vittoria perché tra pochi giorni si ritorna ancora in campo. (Fonte Rovigo Oggi)

mercoledì 25 marzo 2015

Tribuna Fattori Chioggia Comunicato


NESSUNO FERMERÀ LA NOSTRA PASSIONE!!!!
È da settembre che si conoscono i numeri che la nostra tifoseria muove. Tutte le società e relative Questure di riferimento fino ad oggi incontrate, si sono adoperate per risolvere la situazione ed alla fine si è sempre trovata una soluzione. A Chioggia non si vuole risolvere? Il problema è loro! NOI ANDREMO TUTTI, CON BIGLIETTO OPPURE SENZA! Questo è un periodo fondamentale per raggiungere il nostro obiettivo e perciò andremo a Chioggia per sostenere la squadra anche se dovessimo farlo da fuori lo stadio. Ora ci aspettiamo che la prossima mossa sarà quella di alzare il prezzo dei biglietti. Invitiamo tutti coloro che possono farlo a recarsi a Chioggia durante la prevendita ed acquistare i biglietti del settore di casa riuscendo così a liberare altri biglietti a nostra disposizione.Tribuna Fattori
Una cosa è certa qualcuno si dovrà prendere la responsabilità della scelta fatta! La nostra passione e il nostro amore per il Biancoscudo vanno oltre qualsiasi ostacolo…
AVANTI TRIBUNA FATTORI, TUTTI A CHIOGGIA!”
Vista la situazione che si è creata con la dichiarazione della Fattori è l'incapacità della attuale giunta nello specifico l'assessore allo sport (prima Girotto e ora il sindaco) e l'assessore ai lavori pubblici Rossi che poteva evitare la dichiarazione che mancano i tempi tecnici dopo sette mesi di bugie sui lavori al Ballarin. 
Anche un ceco vede l'incapacità a gestire eventi di tale spessore.
In un paese dove le deroghe sono il pane quotidiano, non si riesce a capire come per una partita non possano essere aperte due curve che in qualche altra parte d'Italia non sarebbero mai state chiuse e qui l'eccezione per l'ordine pubblico sussiste. 
Ora aspettiamo l'intervento del sindaco Casson per risolvere in modo ragionevole la situazione.

Oronzo Canà


lunedì 23 marzo 2015

RASSEGNA STAMPA


(Gazzettino, edizione di Belluno) Per un’ora non si è visto molto, poi però il suo gol ha avuto il potere di dare la svolta alla gara: ci riferiamo a Corbanese che, al 19’ del secondo tempo, ha realizzato la sua diciannovesima rete stagionale di campionato: «Sono contentissimo per avere recuperato il risultato. La Clodiense ci ha messo in evidente difficoltà per 60’, è una squadra che corre e merita ampiamente la posizione che occupa in classifica. Siamo stati bravi a non mollare perché in 10 è stata veramente dura, abbiamo dimostrato di avere carattere non lasciando andare la gara». Dopo il 2-1 si è percepito che credevate nel pari. «Noi eravamo consapevoli delle nostre difficoltà, però non abbiamo mai mollato. Abbiamo un gruppo che ci crede fino in fondo, abbiamo sopperito ai gol casuali che abbiamo incassato. Sicuramente ci vuole più attenzione e per questo lavoreremo sodo in settimana». Siete stati un po’ sorpresi da una Clodiense che ha fatto la partita? «Di solito le danze le conduciamo noi, abbiamo gestito bene il tutto difendendoci. Il nostro unico pensiero è stato quello di cercare ugualmente di vincere». Ora vi aspetta la Sacilese. «La nostra mentalità è quella di andare avanti sempre e comunque, ci prepareremo bene in settimana». Mosca si gusta il gol che ha permesso di agguantare il pari nei minuti finali: «Credo che il punto sia meritato perché abbiamo reagito e anche in 10 abbiamo imposto il nostro gioco. Abbiamo sofferto l’impeto della Clodiense, una buona squadra che merita il quinto posto (a -2 dal Belluno, ndr)». Nell’ultima azione hai avuto il merito di farti trovare al posto giusto. «Oramai stavamo rischiando perché mancava poco alla fine ed era giusto sbilanciarci. Sono riuscito a colpirla bene e meglio di così non poteva andare. Sono contento perché ho cercato di limitare Mazzetto che ho ritrovato in forma perfetta, mi ha fatto una buona impressione anche Mastroianni così come tutta la Clodiense». In chiave playoff sarà battaglia sino alla fine? «Siamo tutti lì, è difficile contro tutti, lo stiamo vedendo dall’inizio del girone di ritorno che sembra quasi un altro campionato. La soddisfazione di avere tenuto la Clodiense sotto di 2 punti è notevole, ora affrontiamo la squadra che gioca il miglior calcio del nostro girone. Contro la Sacilese sarà difficile ma confido sui tanti ex che abbiamo nella nostra squadra. Di certo peseranno anche le assenze ma di questo certo non possiamo lamentarci perché il calcio è fatto di queste cose».
(Gazzettino, edizione di Belluno) Mister Vecchiato ha fatto esplodere tutta la sua felicità in occasione del gol del pari realizzato da Mosca, ma non dimentica le sofferenze di una ripresa giocata in 10: «Non riesco veramente a digerire il primo giallo affibiato a Sommacal, di solito non parlo dell’arbitro ma in questa gara ha fatto cose che non esistono. Noi abbiamo già problemi di rosa e se giochiamo anche in 10 contro 11 diventa veramente un’impresa riuscire a pareggiare. Ci abbiamo creduto dopo il 2-1 di Corbanese, un gol che ha avuto il potere di darci forza e togliere a loro la sicurezza perché, non dimentichiamolo, il calcio è un gioco di testa. Siamo stati premiati per il coraggio e il carattere, perché abbiamo dovuto spingere e rischiare, mettendo in campo anche Masoch che non giocava da un mese». Avete modificato molto, rispetto al solito, l’assetto tattico, anche con aspetti inediti.
«Ho dovuto spostare alcuni giocatori dopo l’espulsione di Sommacal, i primi 10’ della ripresa sono stati da dimenticare. Poi abbiamo giocato con il cuore anche per reagire a un gol preso con la barriera che si è aperta. Grazie alle chiusure di Merli Sala abbiamo evitato la capitolazione e iniziato la riscossa perché in un attimo avremmo potuto trovarci sul 3-0». Cosa dire della Clodiense? «È un’ottima squadra, con buone idee di gioco e fisicità».
Cosa cambia adesso in classifica? «Noi vogliamo arrivare ai playoff e recuperare qualche infortunato, se incontreremo ancora la Clodiense avremo di fronte una squadra che, come noi, quest’anno ha stupito. Pensiamo già alla gara contro la Sacilese con la giusta convinzione e con la speranza di recuperare qualche giocatore perché gli assenti sono veramente tanti ed ora si aggiungerà anche Sommacal». Grandi applausi a fine gara per tecnico e giocatori tributati dai tanti tifosi giunti in laguna per evitare il sorpasso e custodire la quarta posizione in classifica.


 (Corriere delle Alpi) «Possiamo proprio dire di aver gettato il cuore oltre l’ostacolo». Ne è convinto uno dei migliori della formazione bellunese, Mike Miniati, che aveva pure sfiorato la rete nel primo tempo. Sarebbe stata quella del vantaggio: «Abbiamo mostrato un carattere enorme, la partita si era messa malissimo, ma abbiamo avuto modo di reagire all’episodio sfavorevole e a un doppio svantaggio che avrebbe tramortito chiunque, ma non la nostra voglia di fare bene che ci contraddistingue da inizio anno. Peccato aver preso due gol un po’ strani che ci hanno complicato ulteriormente la vita; sul primo la palla è rimasta troppo in area e siamo stati puniti da un ottimo attaccante come Santi mentre sulla punizione la barriera si è aperta. Però davvero siamo stati davvero encomiabili e il pareggio è il giusto premio agli sforzi che abbiamo fatto fino all’ultimo minuto di recupero». Alle viste c’è l’anticipo della sfida play-off con la Sacilese. Con che spirito si arriva a una partita del genere, dopo aver scongiurato il sorpasso della Clodiense e aver mantenute intatte le distanze dai biancorossi liventini? «Sicuramente potevamo tornare a casa con una mazzata pesante da incassare e invece abbiamo fatto una bella ricarica al morale; andare a riprendere una partita ormai persa contro una diretta concorrente è una gran bella iniezione di fiducia ed ora guardiamo al match di sabato più sereni. Vogliamo continuare a fare bene, questo è fuori di dubbio, del resto questo è sempre successo, fin dall’inizio del campionato».
(Gazzettino, edizione di Venezia) I giocatori della Clodiense escono alla spicciolata dallo stadio a testa bassa, dopo il rocambolesco 2-2 con il Belluno, ma come avessero perso. Il calcio è però anche questo ed i ragazzi di Andrea Pagan si rendono conto di aver sciupato nella maniera più sciocca un successo che sembrava ormai in cassaforte. «Dispiace veramente non aver vinto – dice il bomber Santi – Ha ragione il nostro allenatore, bisognava chiudere la partita con qualche altro gol visto che eravamo in superiorità numerica. Ed invece abbiamo mollato senza motivo, ci siamo adagiati. Le colpe sono di tutte, anche mie che non ho sfruttato qualche occasione ed abbiamo lasciato che loro facessero lanci lunghi per schiacciarci in area. Peccato perché avevamo giocato bene. Ora bisogna ripartire – promette Santi – non piangerci addosso e già domenica prossima andare a vincere a Trieste».
Anche Mastroianni, che fa coppia in attacco con Santi, si dichiara dispiaciuto. «È tutta colpa nostra – dice amareggiato l’attaccante lagunare – non è possibile pareggiare una partita dopo essere andati in vantaggio di due gol e con la squadra avversaria in inferiorità numerica. Abbiamo concesso tanto campo nell’ultima mezz’ora. Non abbiamo alibi, siamo tutti colpevoli, io in primis». Si riferisce alla poca lucidità negli ultimi minuti «Indubbiamente ho corso tanto per il gran lavoro per la squadra – commenta Mastroianni – ma ho anche avuto un calo fisico e mi è mancata un pò di lucidità. Siamo tutti arrabbiati perché avevamo giocato bene specialmente nel primo tempo. Sul 2-1 forse abbiamo avuto paura di subire il pareggio e ci siamo arretrati troppo. Ci servirà da lezione».


(Gazzettino, edizione di Venezia) Andrea Pagan, allenatore della Clodiense, esce dallo spogliatoio a fine gara con un diavolo per capello. L’aver gettato al vento una vittoria importante ed ormai quasi acquisita, gli sembra quasi impossibile. «Assurdo, assurdo, gettare via una vittoria del genere – ci dice sconsolato ed arrabbiato il tecnico chioggiotto. Così non va bene e martedì i ragazzi mi sentiranno». Analizza poi il comportamento della sua squadra. «Avevamo giocato un buon primo tempo ed avevamo anche saputo sfruttare la superiorità numerica andando in vantaggio di due gol. Poi – continua – dovevamo chiudere la partita con il terzo e quarto gol, si doveva stendere definitivamente gli avversari. Ed invece alcuni hanno mollato, specchiandosi per farsi belli. Il gol di Corbanese ci ha poi tagliato le gambe. Abbiamo commesso alcuni errori madornali come quello di Casagrande che ci poteva costare il gol, bravo Tiozzo a respingere di piede, e poi regalando il calcio d’angolo per il primo gol del Belluno». Il calo lo giudica fisico o mentale. «Sicuramente un problema di testa – continua Pagan -perché la squadra aveva giocato bene fino al 2-0. La verità è che abbiamo mollato forse pensando di aver già vinto ed al loro primo gol siamo andati in affanno. Speriamo che questa partita ci serva da lezione per il futuro. In questi campionati nessuno ti regala niente e quindi bisogna sempre lottare e segnare». Il mancato successo sul Belluno ha avuto anche la conseguenza del mancato sorpasso in classifica sulla squadra ospite. «Il sorpasso non mi interessava più di tanto – conclude tecnico granata – a me interessava vincere». E se ne va arrabbiato ed amareggiato.
 (La Nuova Venezia) Clamoroso suicidio della Clodiense che, in superiorità numerica per tutto il secondo tempo, si è fatta rimontare due reti da un Belluno che ha avuto il merito di non arrendersi mai. Finisce dunque in parità il big match del “Ballarin”, ma chi si deve battere il petto per la grande occasione mancata è proprio la squadra granata che non ha saputo chiudere la gara quando le circostanze lo richiedevano, tenendo di fatto in vita il Belluno sul quale, dopo lo 0-2 di inizio ripresa, nessuno avrebbe scommesso un centesimo. Invece ancora una volta il calcio ha dimostrato che nulla può essere messo in archivio se manca la concentrazione e le gambe non girano più. Sorpasso e controsorpasso nella stessa partita, all’ultima curva, che lascia tutto come prima ma che ha fatto ingrossare il fegato più che mai al tecnico Andrea Pagan, dall’umore nerissimo nel dopo partita. Si parte con il Belluno che, nonostante il suo carico di assenze si piazza con il 4-3-3 e aggredisce in ogni zona i portatori di palla lagunare. Ne nasce una gara quasi frenetica, poco ordinata e molto spezzettata dai continui falli di gioco che abortiscono da ambo le parti ogni tentativo di attacco. Piaggio è il più pericoloso dei granata nei primi minuti, ma è impreciso. Il Belluno morde sulle fasce ed ogni volta che mette il pallone dentro l’area chioggiotta sono brividi, come quando Miniati arriva in ritardo di testa (24’) sul cross di Duravia. Bella azione granata al 36’ con tiro cross finale di Mazzetto che sbatte sulla traversa. Sommacal (40’), già ammonito, rimedia il secondo giallo: espulsione che ha tutto il sapore della svolta. Dopo la pausa la Clodiense decide che è tempo di accelerare ed al 3’ arriva il vantaggio: cross di Pelizzer, Merli Sala intercetta ma alza a campanile permettendo a Mastroianni di testa di servire Santi che, con la fronte, manda dentro da due passi. Il Belluno accusa il colpo ed al 7’ subisce il raddoppio: punizione dal limite per fallo subito dall’incontenibile Mastroianni e sul tiro di Casagrande la barriera si apre e permette al pallone di finire in rete. Gara in ghiaccio? Assolutamente no, perchè stranamente la Clodiense non sfrutta la superiorità e si abbassa pericolosamente. Corbanese, assente fino a quel momento, al 19’ trova di testa il guizzo che ridà vita ai gialloblù e manda nel panico i granata. Luca Tiozzo (34’) deve fermare con i piedi il tentativo di Posocco, ma al 47’ ecco confezionata la beffa: sull’ennesimo cross dalla destra, la retroguardia lagunare, tutta schiacciata verso la porta, rinvia male e dal limite, di controbalzo, Mosca spegne i sogni granata di sorpasso.
CLODIENSE-BELLUNO 2-2
AL BELLUNO RIESCE IL PAREGGIO AL '92 DOPO ESSERE STATO SOTTO DI DUE GOL BEFFANDO LA CLODIENSE SUL FILO DI LANA


Reti: Santi 2', Casagrande 6',Corbanese 18', Mosca 46'

Clodiense: 1. Tiozzo L., 2. Moretto, 3. Tiozzon F., 4. Boscolo Berto, 5. Boscolo Nata, 6. Casagrande (87’ 16. Carlucci), 7. Mazzetto, 8. Piaggio, 9. Santi, 10. Pellizer, 11. Mastroianni
A disposizione: 12. Okroglic, 13. Boscolo Gnolo, 14. Chiozzotto, 15. Pitteri, 17. Cigna, 18. Olivieri, 19. Ruocco, 20. Isotti
Allenatore: Andrea Pagan
Ital-Lenti Belluno: 1. Solagna, 2. Paganin (73’ 13. Di Bari), 3. Mosca, 4. Pescosta, 5. Sommacal, 6. Merli Sala, 7. Posocco, 8. Bertagno, 9. Corbanese, 10. Miniati (80’ 18. Masoch), 11. Duravia
A disposizione: 12. Schincariol, 14. Ojog, 15. Paier, 16. Canova, 17. Vannini
Allenatore: Roberto Vecchiato
Arbitro: Giuseppe Trischitta
1°Assistente: Francesca Calegari
2°Assistente: Maicol Ferrari
Ammoniti: Tiozzo F., Casagrande, Mazzetto, Pellizer, Corbanese, Sommacal, Di Bari
Espulso: 
al 40’ Sommacal per doppia ammonizione
Recupero: 2’, 4’ 

Alla Clodiense alla fine resta l'amaro in bocca  per aver assaporato la vittoria persa nei minuti di recupero da un mai domo Belluno che dopo essere andato sotto di due gol in dieci è riuscito nell'impresa di riacciuffare un match che sembrava perso.
Il primo tempo molto equilibrato con le squadre attente a non commettere errori ma con un predominio di possesso palla della Clodiense vicina al goal al 35' su tiro di Mazzetto che si stampa sulla traversa.Al 40' l'espulsione per doppia ammonizione  di Sommacal che lascia in dieci il Belluno, il primo tempo si conclude senza grandi emozioni.
Nel secondo tempo il Belluno parte lanciato ma subisce al 2' su incornata di Santi il gol, neanche pochi minuti l Clodiense raddoppia al 6' su punizione di Casagrande che infila la barriera e batte l'incolpevole Solagna.
La partita sembra avviata per la Clodiense al successo con un controllo totale dell'incontro,
sviluppando azioni continue e bel gioco ma non riuscendo a chiudere la partita, l'azione più bella una discesa di Mazzetto con cross che Mastroianni che di testa non riesce a infilare Solagna. Poi dagli sviluppi di un calcio d'angolo Corbanese di testa anticipa in difensore ed incorna in rete. Da questo episodio in poi la Clodiense forse intimorita non riesce a creare gioco e soffre le folate offensive del Belluno.
La svolta dell'incontro verso gli ultimi minuti  di gioco quando in contropiede Mastroianni viene atterrato a centrocampo da Di Bari con fallo da ultimo uomo ma il pignolo arbitro Trischitta (per tutto l'incontro ha dispensato cartellini anche per falli normali) non sanziona con il rosso il fallo, al 92' il Belluno riesce a pareggiare grazie ad un gran gol di Mosca dopo un batti e ribatti davanti l'area della Clodiense.
Clodiense che vede accorciarsi il distacco dalla prima inseguitrice Arzichiampo a 4 punti.
Prossima partita a Trieste domenica 29 marzo.
O.C.


venerdì 20 marzo 2015

CLODIENSE - BELLUNO
Ultime notizie da Belluno

 

(sito Belluno calcio) Venerdì di allenamento per l’Ital-lenti Belluno, in vista della sfida di domenica contro la Clodiense. La squadra si allenerà anche domani mattina, dopo il giovedì di riposo concesso da mister Vecchiato. L’allenatore gialloblù domenica dovrà sicuramente rinunciare a D’Incà, Radrezza e Pellicanò infortunati, mentre recupera Mosca e Posocco. Andrea Radrezza questa mattina è stata sottoposto a un’ecografia che ha evidenziato una contrattura agli adduttori della gamba destra. Il giocatore dovrà rimanere a riposo sicuramente ancora un paio di giorni. Continuano a migliorare invece le condizioni di Yari Masoch, che sarà convocato per la sfida di domenica.
Roberto Vecchiato: “Fortunatamente l’infortunio di Radrezza è meno grave del previsto, ma Andrea dovrà rimanere a riposo ancora un paio di giorni,” dichiara il mister gialloblù. “Anche Yari è in netto miglioramento e ho deciso perciò di convocarlo per la gara di Chioggia. Siamo consapevoli di affrontare una squadra in salute, che merita l’attuale posizione di classifica e che già all’andata aveva dimostrato di essere un’ottima formazione. Sappiamo di avere molti indisponibili, ma non vogliamo che questa possa diventare una scusa, anche perché, in queste ultime due partite, nonostante l’emergenza, abbiamo raccolto quattro punti. Tra Clodiense e Sacilese ci giochiamo molto della nostra stagione, ma siamo pronti a queste importanti sfide che ci attendono.”

(Gazzettino, edizione di Belluno) Undici teste, un unico pensiero: Marco Duravia si mette alle spalle gli acciacchi, punta la Clodiense e invita i suoi a stringersi per salvare il quarto posto. «Domenica ho avuto un risentimento all’adduttore – racconta il centrocampista ex Juve – niente di grave, ma con il mister, vista la ristrettezza della rosa, abbiamo deciso di evitare l’amichevole di mercoledì. Ora sto bene e sono pronto per la partita di domenica». In palio ci sarà il quarto posto. «È una partita importante, per il morale e per la classifica. Siamo consapevoli che loro stanno bene, che marciano spediti da parecchie settimane, ma anche noi abbiamo le nostre sicurezze e i nostri numeri. Detto questo mancano ancora parecchie gare alla fine del campionato, quante bastano per rimediare ad eventuali passi falsi o per consolidare la posizione in caso di successo. Loro devono ancora affrontare Sacilese, Altovicentino e Padova». L’obiettivo è salvare il quarto posto o riprendersi il terzo?  «L’obiettivo è fare il massimo; con Clodiense e Sacilese ci giocheremo molto, moltissimo, ma le somme le tireremo a fine stagione». La tua stagione come sta andando? «Bene, sono soddisfatto. Ho segnato meno gol dell’anno scorso, ma fatto più assist. Dovrei essere a 16 o 17; l’obiettivo personale è crescere in queste ultime gare e fare di più di quanto fatto fino ad oggi». Il Belluno come sta? «Meglio di quanto si creda. È un momento difficile per la serie di infortuni, ma io non la vedo così negativa come si dice. Abbiamo passato un momento di calo generale, che ci può stare, ma ora ci siamo. Le assenze sono un problema per il mister, che ha poche soluzioni e alternative durante la partita, ma gli 11 che scendono in campo sono sempre all’altezza». Come si batte la Clodiense? «Con un’unità d’intenti superiore a quella messa in campo negli ultimi tempi. E con le nostre qualità, che sono tante». Il futuro di Duravia dove sarà? «Per la stima che ho dei compagni, della società e del mister spero qui. Non ho altro desiderio che questa maglia».
(Corriere delle Alpi) Yari Masoch ricomincia a correre. Il centrocampista agordino, ad un mese dall’infortunio, ha ricominciato finalmente a lavorare. Ieri pomeriggio mister Vecchiato ha lasciato un giorno di riposo alla squadra gialloblù dopo l’amichevole contro il Bleggio. Il mediano, però, in mattinata, si è trovato insieme al mister. All’inizio ha sentito un po’ di dolore, ma con il passare dei minuti le cose sono andate meglio. Questa è un’ottima notizia per il Belluno, anche se è impensabile che possa contare su di lui per la trasferta di Chioggia. «Ieri mattina è andata bene – commenta Masoch – l’infortunio è stato abbastanza pesante e quando ho ripreso ho sentito subito il mese di stop. Quando ho cominciato la corsa ho sentito un po’ di dolore, ma con l’allenamento poi è andato meglio. Non vedo l’ora di poter tornare utile alla squadra. Già questa domenica? È una possibilità remota, ma siamo in pochi e se ci fosse bisogno non mi tirerei indietro; è una scelta però che spetta al mister». Amichevole utile. Contro il Bleggio il Belluno ha effettuato un test positivo e Vecchiato ieri ha lasciato un giorno di libertà ai suoi ragazzi. «È stata una buona sgambata, ci ha fatto bene fare un po’ di fatica fisica – commenta il tecnico gialloblù – non ho fatto però grossi esperimenti, perchè non ci sono molte possibilità, siamo in dodici più i giovani del 1998». Marco Duravia non ha preso parte all’amichevole di mercoledì, ma nessun allarme, è rimasto fermo per precauzione a causa di un leggero affaticamento all’adduttore. La sua presenza con la Clodiense non è in dubbio. «Marco fa tanti cross ogni partita ed è normale che si affatichi, sta bene e domenica ci sarà. Per quanto riguarda Paolo Pellicanò ha fatto ieri mattina una visita medica e dovrà stare fermo ancora due settimane. Andrea Radrezza invece oggi alle 8.30 ha l’ecografia e aspettiamo il responso. Mi ha detto che stava un po’ meglio». Attaccare il terzo posto o difendere il quarto? Yari Masoch non ha dubbi. «La società, i tifosi e la squadra meritano il terzo posto e vogliamo provare ad arrivarci e possibilmente migliorare i punti dello scorso anno. Nell’ultimo mese la classifica è peggiorata, anche perchè le assenze in rosa hanno inciso parecchio. In questo momento miracoli non se ne possono fare, cerchiamo di recuperare al più presto gli infortunati e continuiamo il nostro cammino. Sapevamo che questo periodo sarebbe stato duro, ad inizio anno avremmo firmato per un quarto posto, ma arrivati fino a qui vogliamo il terzo, lo meritiamo».
 Serie D girone C, il prossimo turno (ventisettesima giornata, domenica 22 marzo ore 14.30): AltoVicentino-Tamai, Clodiense-Belluno, Dro-ArziChiampo, Kras Repen-Mori S. Stefano, Legnago-Mezzocorona, Montebelluna-Triestina, Padova-Giorgione, Sacilese-Fontana fredda, Union Ripa La Fenadora-Union Pro

lunedì 16 marzo 2015

RASSEGNA STAMPA

(Gazzettino, edizione di Venezia) Anche Andrea Moretto così come il mister Andrea Pagan nel dopo partita sottolinea come oggi sia mancata quella «cattiveria» agonistica che invece ha messo in campo il Giorgione. «Noi abbiamo giocato con meno ritmo rispetto al Giorgione – attacca Moretto prima di entrare negli spogliatoi – soprattutto nel primo tempo abbiamo sofferto la loro corsa, effettivamente loro correvano più di noi ed è per questo che non siamo riusciti ad essere pericolosi. Poi nella ripresa siamo cresciuti senza però essere in grado di affondare i colpi». Merito della difesa avversaria ? «Non solo direi, anche il loro attacco ha fatto un gran partita, hanno sempre corso e cercato di pressarci anche quando avevamo noi il pallone, costringendoci così a giocare in maniera non ottimale. Forse non hanno avuto tantissime occasioni da gol ma dal punto di vista della corsa davvero hanno inciso molto sull’economia del gioco del Giorgione». Dopo questo pareggio nella vostra testa che obiettivo ci si pone ? «Abbiamo già una buona classifica ma non dobbiamo mai abbassare la guardia, il primo obiettivo è quello di migliorare in questo girone di ritorno il bottino di punti fatto nell’andata (26 punti) e quindi c’è anche la possibilità di giocare per i play off, sarebbe un bel traguardo per una squadra che era partita per salvarsi. Comunque non dobbiamo montarci la testa o rilassarci altrimenti rischiamo di fare delle partite come quella di oggi dove ci manca quel pizzico di grinta in più per vincere».
(Gazzettino, edizione di Venezia) «Se devo essere sincero oggi mi aspettavo qualcosa di più ma il punto va comunque bene». Non si nasconde Andrea Pagan nel dopo partita, la sua squadra ha fatto un passo indietro rispetto alle precedenti prestazioni ma c’era anche un avversario ben determinato da affrontare in campo. «Oggi il Giorgione era davvero determinato ed aggressivo – aggiunge il mister della Clodiense – era difficile superarli, si tratta di una squadra che ha lottato con il coltello tra i denti e noi forse non abbiamo avuto la stessa cattiveria agonistica e anche quel ritmo che abbiamo avuto in altre partite». C’è stato un pò di rilassamento dopo i recenti risultati positivi? «Può anche essere che i ragazzi abbiano un pò rifiatato ma comunque oggi loro hanno avuto solo un’occasione nel finale quando hanno sfruttato un nostro errore. Non voglio sminuire la prova degli avversari ma effettivamente i loro cinque minuti finali sono stati frutto più che altro di alcune nostre leggerezze». E per il futuro ? «Dobbiamo ritornare ad avere quello spirito che c’è stato sino a domenica scorsa, oggi dopo questo pareggio vedo i ragazzi delusi come ci fosse stata una sconfitta questo significa che vogliono raggiungere certi obiettivi, che c’è ancora la voglia di migliorare e di fare bene in ogni partita a partire dalla prossima domenica. Se vogliamo arrivare a certi traguardi, come possono essere i play off, bisogna giocare alla “morte” in ogni partita».

 (Gazzettino, edizione di Treviso) Gianmarco Vio è stato uno dei migliori in campo, rientrato al centro della difesa dopo la sfortunata prestazione di Trieste il giovane ex Padova ha saputo controllare al meglio gli attaccanti della Clodiense. «Sì, buona partita anche se effettivamente cercavamo la vittoria – attacca Vio nel dopo gara – loro sono un’ottima squadra e lo si è visto in campo, una squadra che ti concede poco e che arrivava da un ottimo periodo di forma, noi cercavamo di riscattarci dopo le due sconfitte consecutive e direi che ci siamo riusciti sotto il profilo del gioco mentre per i punti un po’ meno». Nel finale però avete sfiorato la vittoria. «Si, abbiamo avuto delle ottime occasioni con Stefano Bizzotto, peccato perché forse la vittoria ci stava tutta e ci serviva pure. Comunque è stata una partita davvero tirata per 90 minuti e l’aver spinto anche nel finale dimostra che la squadra è in salute e può continuare a cercare dei risultati positivi anche nelle prossime partite». Domenica andrete contro la capolista. «Sappiamo che all’Euganeo sarà durissima ma dopo questa partita siamo consapevoli anche delle nostre forze, abbiamo riconquistato quella fiducia che forse si poteva perdere dopo le due sconfitte consecutive contro Triestina e Belluno, ora stiamo meglio!».
(Gazzettino, edizione di Treviso) «Bene sia per il punto ottenuto che per la prestazione». È un Antonio Paganin soddisfatto quello che accoglie il pareggio raccolto in casa contro la Clodiense. «Contro un’ottima squadra che si trovava in ottimo momento di forma abbiamo dimostrato che siamo in salute – continua il mister del Giorgione – ho visto i miei ragazzi molto concentrati ed infatti non abbiamo quasi mai subito il gioco degli ospiti, il pareggio è giusto ma le occasioni migliori per segnare le abbiamo avute noi, soprattutto nel finale quando Bizzotto per poco non ci regalava la vittoria, ma va bene così». Una prova diversa rispetto a quella di domenica scorsa? «Non direi, se non per il risultato! Questa era la stessa partita che stavamo facendo anche contro il Belluno, lì però l’espulsione di Bevilacqua ha cambiato gli equilibri in campo perché altrimenti poteva andare a finire in maniera ben diversa. Oggi (ieri, ndr)comunque abbiamo concesso davvero poco, quasi niente, ad una squadra che ricordo è l’unica squadra imbattuta del girone di ritorno, una squadra ben quadrata messa in difficoltà dal Giorgione». Fiducioso per il futuro e la partita di domenica a Padova? «Direi di sì, stiamo bene fisicamente perché abbiamo lavorato a fondo proprio per dare “benzina” a questa squadra che ora si sta ricompattando e sta crescendo in vista del finale del campionato. Domenica andiamo a Padova ma siamo consapevoli delle nostre forze».
(Tribuna di Treviso) Subito in infermeria. Eberle ha preso una botta al ginocchio, ma non dovrebbe essere niente di preoccupante; Episcopo ha il sacchetti del ghiaccio in testa, sotto c’è un bernoccolo, ma passerà. Gli chiediamo come sta. «Ho un bernoccolo, magari è la volta che metto la testa a posto… A parte gli scherzi, stiamo bene, i risultati non ci danno ragione, ma a livello di gioco siamo su una buona strada. Si poteva anche vincere, vorrà dire che andremo a Padova a fare il colpaccio. In fondo è nelle nostre corde, l’abbiamo fatto l’anno scorso a Pordenone e quest’anno con l’Altovicentino». Aspettando per domenica prossima un’altra puntata degli “Epi Days”, sentiamo cos’ha da dirci il mister ospite Pagan. «Per com’è andata mi tengo stretto il pareggio. Giorgione ottima squadra, ha avuto anche nel recupero un paio di momenti in cui poteva far gol, nati però da errori difensivi nostro. Loro forse avevano più fame di noi». Clodiense che finora nel girone di ritorno non ha mai perso. Paganin è contento della prestazione dei suoi e guarda con fiducia al futuro. «Abbiamo fatto bene, Clodiense squadra molto tosta, ricordiamo che ha imposto il pari a Padova e Altovicentino. Delle due squadre quella che ha più da recriminare siamo noi, ma possiamo guardare avanti con fiducia: la basi ci sono, stiamo seminando e il raccolto arriverà. Abbiamo fatto bene sia oggi con una squadra difficilissima, che con il Belluno, nonostante il risultato, in inferiorità numerica per gran parte della gara». Il Giorgione appare in ripresa atletica, i palloni vengono domati con più lucidità, si commettono meno errori, i riflessi sono più pronti. «A breve cambieranno le temperature e credo che la nostra squadra si farà trovare in buona condizione. Dopo la trasferta di Padova avremo alcune partite che potrebbero essere decisive per noi e ci stiamo arrivando in buona forma psico fisica. Ho fiducia in questa squadra, sia nel breve che nel lungo periodo».
(Tribuna di Treviso) Una dimostrazione di ottima sufficienza per il Giorgione e di mediocre eccellenza per la Clodiense. Ne vien fuori uno 0 a 0 che più 0 a 0 non si può per 90′, con i brividi concentrati tutti nel recupero, quando Stefano Bizzotto, subentrato a Episcopo, ha un paio di occasioni, di cui una colossale, per far pendere l’ago della bilancia dalla parte del Giorgione. La cronaca degli episodi rilevanti di questo incontro si riduce alle poche righe di cui sopra (si potrebbero segnalare un paio di bei tiri da fuori ospiti e un paio di affondi rossostellati con Epsicopo e Gazzola a voler fare i pignoli), meglio, così abbiamo l’occasione per fare il punto della situazione e analizzare il momento tecnico-tattico e fisico della squadra di Paganin. E cerchiamo di spiegare perchè abbiamo giudicato questa partita del Giorgione ottima in un quadro di sufficienza. Il quadro è di sufficienza perchè fiammate vere e proprie, a parte il momento caldo nel recupero, non ce ne sono state: giocate sopra le righe non se ne sono viste, ma nemmeno sotto. Di ottimo in questo quadro apparentemente piatto, c’è che il Giorgione non ha praticamente commesso errori in particolare in difesa, grazie a una prestazione molto attenta e concreta dei centrali Vio e Fontana, sorretti ai lati da Eberle e Maran, oltre all’interdizione di Giacomazzi e Vigo davanti alla difesa. Restano le difficoltà a trovare le via della rete, con Gazzola che fatica a tornare decisivo; Episcopo e Podvorica sono buone spalle ma non sono attaccanti dal piede caldo e da doppia cifra. Baggio, del gruppo quello cui prudono maggiormente i piedi, continua a non incontrare i favori di Paganin, mentre Mattioli pare in ripresa. Questa squadra, per trovare le fiammate e rompere l’appiattimento da centrocampo in su, ha bisogno di giocare e far girare palla, soprattutto in verticale. Ma per farlo ha bisogno di condizione fisica. E qui troviamo un altro spunto per alimentare ottimismo. Per la prima volta dalla sosta di Natale, il Giorgione ieri è apparso veramente in crescita di condizione fisica. Bene negli anticipi, pochi errori in fase di palleggio e appoggio, vari momenti di lucidità nel cercare e trovare la giocata precisa, Clodiense (quinta non a caso con ambizioni in ascesa) che conseguentemente, venuta a Castelfranco per mordere, si è ritrovata infilata una museruola. Paganin ha in qualche modo confermato che conta di avere il Giorgione a posto di gambe e di testa per la parte cruciale del torneo, con il cambio delle temperature. Dopo Padova, 3 scontri fondamentali: Legnago, Dro e Kras Repen. Fine inverno ancora complicato, ma inizio primavera di cauto ottimismo.